作家老舍
Lo scrittore Lao She

P s e u d o n i m o d e l l o s c r i t t o r e c i n e s e ShuQingchun, nato a Pechino 1899 ed ivi morto suicida il 24 agosto 1966. Il suo suicidio e’ uno degli eventi drammatici che marcano l’inizio della Rivluzione Culturale.

Di famiglia mancese, dopo la laurea presso la Scuola Normale Superiore, si avviò alla carriera dell'insegnamento. Tr a i l 1 9 2 4 e il 1929 soggiornò a Londra, e, presso la University of London tenne corsi sulla narrativa cinese classica e approfondì lo studio della letteratura inglese. Rientrato in Cina, insegno’ nelle università di Jinan (dal 1930) e di Qingdao (1935), e dal 1936 si dedicò unicamente alla scrittura, diventando presidente della Federazione degli scrittori e artisti per la Resistenza contro il Giappone nel 1937, all'inizio del conflitto sino-giapponese.

Dopo un soggiorno negli Stati Uniti dal 1946 al 1949 , tornò in Cina, stabilendosi a Pechino. Ricopri’ incarichi nelle organizzazioni letterarie e fu membro della Assemblea Nazionale del Popolo. Le circostanze della sua tragica morte non sono mai state chiarite: negli anni bui della Rivoluzione Culturale, soffri’ numerosi attacchi per la sua cultura cosmopolita e per il suo interesse nei confronti della Letteratura inglese. Al 1922-23 risalgono i suoi primi racconti e al periodo londinese la scrittura dei primi romanzi, in cui si rivelano la progressiva acquisizione di una l ingua nut r i ta del la vivace espressività del pechinese parlato e la capacità di rendere, con pungente umorismo, tipi e situazioni della vita borghese. Ta l i caratteristiche si precisano nei successivi Mao chengji (1933) del quale esiste una magistrale traduzione italiana della sinologa Edoarda Masi (Città di gatti, 1986). Alla fine degli anni Trenta risale infatti anche il suo romanzo piu’ noto LuotuoXiangzi ("Xiangzi il cammello", 1939; trad. it. Risciò, 1948), il suo romanzo più noto e popolare

Della produzione successiva rimangono soprattutto i lavori teatrali, Longxugou ("Il fosso della barba del drago", 1953), Shenquan ("Il pugno magico", pubbl. In italiano con il titolo Yihetuan"I Boxers", 1963), e, soprattutto, d i p o c h i a n n i p re c e d e n t e , i l g r a n d e e celebrato testo Chaguan ("La casa del tè", 1958).